Thich Nhat Hanh
THICH NHAT HANH è considerato una delle voci più alte e significative del buddhismo contemporaneo. Nato in Vietnam nel 1926, ordinato monaco a 16 anni, ha sempre affiancato alla pratica religiosa un impegno sociale e politico attivo per la pace. Dapprima impegnato nel movimento per rinnovare il buddhismo vietnamita, allo scoppio della guerra in Vietnam, pur senza mai abbandonare la vita contemplativa, si dedicò al soccorso sociale fondando una capillare organizzazione basata sui principi buddhisti della non-violenza e dell’azione compassionevole. Proposto nel 1967 da Martin Luther King per il premio Nobel per la pace, è stato a capo della delegazione buddhista vietnamita durante i negoziati di Parigi, che misero fine all’intervento americano in Vietnam. A seguito di quella missione per la pace, entrambi i governi del Vietnam del Nord e del Sud gli negarono il diritto di tornare in patria, dando inizio a un esilio durato trentanove anni. Nel 1982 fondò in Francia la comunità Plum Village, dove insegnava, scriveva, si occupava di giardinaggio e si adoperava in favore dei profughi di tutto il mondo. Dalla piccola cascina rurale che era in origine, Plum Village è cresciuto fino a diventare oggi è il più grande e il più attivo monastero buddhista in Occidente, con oltre duecento monaci residenti e fino a diecimila visitatori all’anno che vi arrivano da tutto il mondo per imparare “l’arte di vivere in consapevolezza”. Thich Nhat Hanh è stato anche un artista: le sue opere di calligrafia (brevi frasi e parole che catturano l’essenza dei suoi insegnamenti di consapevolezza), sono state esposte in tutto il mondo. Si è spento a Hué, in Vietnam, nel 2022, all’età di 95 anni.
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