La convinzione che la felicità dipenda da ciò che ci accade intorno è molto radicata. Ogni volta che riusciamo a ottenere un oggetto del desiderio o a evitare una situazione spiacevole sperimentiamo un instante di felicità. Tuttavia, non appena l’oggetto perde forza o quando la situazione che cercavamo di evitare si ripresenta, la felicità svanisce e l’insoddisfazione o la sofferenza riemerge, determinando così un ciclo senza fine di mancanza, ricerca e soddisfazione temporanea. Se l’esperienza oggettiva non riesce a portare con sé una pace e una felicità durature, avanza una possibilità: far sì che la mente si rivolga su se stessa e indaghi la propria natura essenziale. È il ‘sentiero rivolto all’interno’. Le brevi contemplazioni contenute in questi due testi, basate sugli insegnamenti della tradizione indiana dell’Advaita Vedanta, guidano il lettore al riconoscimento della propria natura essenziale, di là da ogni esperienza oggettiva e da ogni percezione, sentimento o pensiero, per attingere il sé più profondo, la nostra vera natura di coscienza a cui appartengono già, in essenza, la felicità, l’illuminazione e la pace.
Traduzione di Maurizio Mingotti.
Traduzione di Maurizio Mingotti.
collana: | Civiltà dell'Oriente |
codice EAN: | 9788834018798 |
pagine: | 174 |
prezzo: | € 17,00 |